Studiare Giurisprudenza: 5 ottimi motivi per scegliere questa facoltà

Scopri alcuni dei motivi per i quali studiare Giurisprudenza potrà essere la scelta migliore per il tuo futuro in termini di ambizioni e opportunità lavorative

Scegliere quali studi intraprendere può rivelarsi per moltissime persone una vera e propria sfida, un percorso costellato di dubbi e incertezze alla scoperta delle proprie aspirazioni. La scelta della facoltà universitaria infatti rappresenta, da che mondo è mondo, una fase delicata nella vita di qualunque studente, un momento durante il quale è necessario definire i propri obiettivi, effettuare una valutazione preliminare del settore lavorativo al quale si desidera accedere, approfondire materie e argomenti e infine fare i conti con le proprie capacità economiche e organizzative.

Vi sono però - e sono moltissimi a dire il vero - i futuri laureati che hanno le idee chiare sin da subito, e coltivano il sogno di diventare psicologi, notai, ingegneri o magistrati fin dalla più tenera età. Se anche tu appartieni alla fortunata categoria di coloro che hanno già deciso quale carriera intraprendere e tra le tue scelte si è fatta spazio l’idea di studiare Giurisprudenza, ti suggeriamo di leggere con attenzione questo nostro approfondimento sui cinque buoni motivi per studiare legge.

Analizzeremo le tante opportunità occupazionali che questo percorso accademico offre, scopriremo perché risulta a tutti gli effetti uno dei corsi di laurea più gettonati tra i neodiplomati e capiremo perché la figura del giurista è cosi ricercata oggigiorno soprattutto in ambito digital.

1) Perché studiare Giurisprudenza non significa… studiare a memoria

Uno dei più grandi timori degli aspiranti studenti di legge è, senza dubbio, la memoria. Negli anni infatti si è radicata l’opinione che per eccellere nello studio del Diritto si debba necessariamente possedere una memoria eccezionale e avere la pazienza di imparare pedissequamente migliaia di norme, codici, decreti e postille. Sfatiamo un falso mito: studiare Giurisprudenza non è solo esercizio di memoria, sarebbe letteralmente impossibile ricordare a menadito tutte le migliaia di leggi del Codice Civile e del Codice Penale! Questo percorso di studi richiede al contrario l’esercizio di molte abilità che vanno ben oltre la mera conoscenza nozionistica (che tuttavia - proprio come in ogni tipo di studio universitario - andrà acquisita).

Spirito critico, capacità d’osservazione e argomentazione, desiderio di costruire una propria coscienza giuridica, queste sono solo alcuni delle doti che lo studente di Giurisprudenza dovrà dimostrare di avere nel corso del suo cammino accademico, mentre le materie comprese nel piano di studi saranno le più disparate, molte delle quali legate alla tematica socio-politica, alla storia e all’attualità.

Allo studente iscritto a Giurisprudenza verranno quindi insegnati i fondamenti della cultura giuridica che, approfonditi via via nel tempo, andranno a costituire, insieme alle imprescindibili nozioni di storia e filosofia del diritto, un trampolino di lancio per la carriera di giurista che vorrà intraprendere.

2) Perché avrai moltissime opportunità d’impiego

Se ti stai domandando quali opportunità lavorative potrai cogliere dopo una laurea in Giurisprudenza, sappi che questo percorso di studi potrà offrirti moltissimi sbocchi occupazionali. Sebbene nell’immaginario collettivo questo titolo di studio venga associato tipicamente alla figura dell’avvocato, del magistrato o del notaio, in realtà sarà applicabile in svariati campi oltre a quelli strettamente pertinenti alle professioni legali, tra cui annoveriamo il settore bancario e assicurativo, il campo immobiliare e la borsa.

Per non parlare poi della carriera diplomatica! Sono tantissimi infatti i cultori del diritto che trovano impiego in ambito internazionale o in qualità di funzionari in organizzazioni governative e non governative. I laureati in giurisprudenza sono molto ricercati anche dalle aziende private che necessitano di supporto legale o in ambito contrattualistico, mentre moltissimi esperti di diritto scelgono di esercitare la libera professione in qualità di consulenti del lavoro, agenti di commercio, periti immobiliari o responsabili delle risorse umane.

3) Perché potrai accedere ai concorsi pubblici e insegnare

Nel novero delle professioni praticabili con una laurea in legge non possiamo non includere poi l’insegnamento: la laurea magistrale in Giurisprudenza infatti permette l’accesso alla classe di concorso pertinente alle scienze giuridico economiche per l’insegnamento nelle scuole secondarie superiori, previo ottenimento dei CFU necessari nelle specifiche aree disciplinari di riferimento.

Forse non tutti sanno poi che i laureati in giurisprudenza potranno accedere alle selezioni per entrare nelle Forze dell’Ordine, e non solo! Per moltissimi l’idea di trovare un impiego pubblico è a dir poco allettante, ebbene la laurea in Giurisprudenza garantisce a chi la possiede la possibilità di partecipare ai concorsi pubblici finalizzati al lavoro presso ministeri, amministrazioni ed enti quali Inail, Inps, Agenzia delle entrate e Agenzia del demanio.

4) Perché avrai occasione di esplorare i nuovi campi d’applicazione del diritto

Diritto ambientale, diritto della navigazione e dei trasporti, dritto del lavoro, diritto agrario o dell’informatica: questo è solo un esempio della vastità di indirizzi in cui lo studente di giurisprudenza potrà scegliere di specializzarsi. Una laurea in legge sarà utile anche per poter svolgere una delle professioni più in voga al giorno d’oggi, il criminologo, e per cimentarsi nell’ area tecnico-legale legata alla protezione e al trattamento dei dati personali.

Nell’ultimo decennio la tecnologia ha letteralmente travolto la nostra società, modificandola radicalmente e dando vita a nuovi profili professionali tra cui quello del DPO (Data Protection Officer). Il compito del responsabile per la protezione e il trattamento dei dati personali è infatti quello di vigilare sull’applicazione del regolamento europeo sulla privacy agendo da trait d’union con le autorità: chi meglio di un laureato in giurisprudenza potrebbe assolvere questo delicato compito?

5) Perché potrai optare per le Università telematiche

Requisito fondamentale per l’accesso alla facoltà di Giurisprudenza è ovviamente il possesso del diploma di scuola superiore o altro titolo di studio equipollente riconosciuto all’estero. Alcune università poi impongono agli aspiranti corsisti un test d’ingresso di natura ostativa mentre altre, a numero aperto, non prevedono prove d’ammissione bensì una semplice verifica delle conoscenze di base non limitante ai fini dell’immatricolazione.

Se il nostro elenco di buoni motivi per iscriverti a legge ti ha convinto ma ancora ti chiedi dove studiare Giurisprudenza, hai valutato l’opportunità di frequentare legge in un’Università Online? Questi atenei non prevedono test di ammissione e ti consentiranno di cominciare a ad esplorare sin da subito l’affascinante mondo del diritto.

Vediamo quindi di scoprire qualcosa in più su requisiti d’accesso e offerta formativa del corso di laurea in Giurisprudenza di alcuni dei più importanti atenei telematici del nostro Paese:

• Giurisprudenza online UniPegaso
• Giurisprudenza online UniCusano
• Giurisprudenza online UniTelma Sapienza
• Giurisprudenza online eCampus
• Giurisprudenza online UniDav
• Giurisprudenza online UniFortunato
• Giurisprudenza online UniMarconi

Scegliendo uno degli atenei telematici riconosciuti dal MIUR, potrai godere di tutti i vantaggi dello studio da remoto: piattaforme di e-learning, videolezioni, materiali interattivi e sessioni di tutoraggio online diventeranno gli strumenti fondamentali per il raggiungimento del tuo traguardo, e magari come moltissimi studenti lavoratori che scelgono le Università Telematiche riuscirai a studiare Giurisprudenza e lavorare allo stesso tempo.