Giurisprudenza: cosa si studia?
Vorresti iscriverti a legge ma non sai se è la scelta giusta? Allora questa guida su cosa si studia a Giurisprudenza fa al caso tuo.
ARGOMENTI DEL POST
- Giurisprudenza: cosa si studia?
- Obiettivi principali delle materie
- Come si affrontano le materie
- Prova finale
Frequentare la facoltà di legge richiede una certa disciplina, pertanto è importante sapere cosa si studia a Giurisprudenza prima di iscriversi. Ogni Università ha una propria didattica per quanto riguarda il corso di laurea in Giurisprudenza, ma le materie principali sono uguali per tutti gli atenei: conosciamole meglio.
Giurisprudenza: cosa si studia?
Qui di seguito trovate la panoramica completa, che come vedrete verte sul diritto e le sue diramazioni.
- Diritto privato è spesso considerato la “bestia nera” dei corsisti, tanto che è noto il proverbio “diritto privato… mezzo avvocato”. Serve a regolare i rapporti tra soggetti, siano essi privati cittadini o enti pubblici.
- Diritto civile regola i rapporti in materia di famiglia, eredità, contratti.
- Diritto costituzionale si occupa di tutto ciò che ruota attorno alla Costituzione.
- Diritto penale è una delle materie più interessanti, in quanto strettamente legata a casi di cronaca anche attuali.
- Diritto processuale penale contiene le norme che disciplinano i procedimenti penali coinvolgenti un reo.
- Diritto romano contempla tutte le norme che hanno costituito l'ordinamento giuridico romano per 13 secoli di storia. In bocca al lupo (anzi… alla lupa) a tutti i giuristi!
- Diritto commerciale regola le norme in materia di imprese e società.
- Diritto processuale civile si occupa delle controversie tra i soggetti privati, (questa è la materia da studiare quando litigate con qualcuno, insomma).
- Diritto amministrativo provvede invece alla pubblica amministrazione, nonché ai rapporti tra questa e i cittadini.
- Filosofia del diritto è una delle materie più “astratte” del corso di laurea in Giurisprudenza. È incentrata sullo sviluppo del pensiero filosofico intorno al diritto.
Obiettivi principali delle materie
Tutte le materie della facoltà di Giurisprudenza, come quelle che abbiamo appena visto, mirano a fornire agli studenti una cultura giuridica di base che diventerà più specializzata. Di fatto gli insegnamenti previsti vertono anche sul diritto europeo e internazionale, in modo che i laureati in Giurisprudenza possano avere una idea generale della dottrina giuridica, aspirando magari a un impiego futuro presso organismi internazionali.
Ma studiare Giurisprudenza significa guardare anche al passato: molte materie offrono una panoramica sulla storia del diritto, nozione decisamente utile anche nell’attualità! Sì, perché il diritto positivo moderno non sarebbe tale senza le proprie radici storiche, e guardare a esse durante lo studio aiuta lo studente di Giurisprudenza a espandere e allenare la mente. I corsisti possono sviluppare queste qualità anche nella trattazione di problematiche complesse e nell’analisi dei casi.
Infatti si pensa spesso che chi si mette a studiare Giurisprudenza debba avere principalmente una buona memoria, ma questa non basta se oltre a imparare le dottrine non si guarda a esse con spirito critico. Del resto allo studente di Giurisprudenza viene richiesto di redigere diversi testi giuridici, per i quali sono necessarie tanto la conoscenza nozionistica quanto le capacità argomentative.
Come si affrontano le materie
Ora che abbiamo visto cosa si studia a Giurisprudenza, possiamo anche vedere con quale metodo di studio si affrontano le materie. In generale gli studenti di legge apprendono gli insegnamenti in modalità classica, ovvero studiando sui libri per poi poter riversare la loro conoscenza in esami scritti e/o orali.
Ma la didattica può diventare più dinamica, dato che solitamente prevede anche esercitazioni pratiche: come dicevamo sopra, il piano di studi di Giurisprudenza contempla anche la progettazione e stesura di documenti giuridici.
Inoltre le Università di Giurisprudenza organizzano spesso seminari e convegni, eventi utili ad arricchire le conoscenze assimilate dagli studenti durante lo studio.
Per questo scopo saranno fruttuosi anche gli stage e i tirocini che ogni studente potrà effettuare verso la fine del corso di laurea: si tratta di una modalità pratica per toccare con mano le conoscenze apprese dalle materie, nonché di una maniera per dare uno sprint in più alla propria esperienza universitaria.
Se si è particolarmente interessati a differenziare il proprio iter accademico, vi è inoltre la possibilità di studiare Giurisprudenza online presso un’Università Telematica. Si tratta di una scelta piuttosto indicata per coloro che magari lavorano e hanno bisogno di studiare secondo i propri tempi.
La modalità di studio online per quanto riguarda Giurisprudenza non è molto diversa da quella classica: anche la teledidattica contiene al suo interno esercitazioni, seminari e conferenze (anche se video). Inoltre le materie di Giurisprudenza richiedono approfonditi periodi di studio in via autonoma, dunque la didattica più “indipendente” delle Università Telematiche risulta particolarmente adatta a questo contesto.
Prova finale
Le competenze ottenute durante lo studio delle materie aiuteranno il laureando in Giurisprudenza anche nella stesura della tesi. Di fatto l’analisi e la trattazione dei casi giuridici effettuate durante i cinque anni saranno utili anche nello scrivere la tesi di laurea.
Senza contare che aver sviluppato un proprio punto di vista sulle problematiche studiate favorirà lo studente nell’elaborare il tema della tesi in maniera originale. Del resto la prova finale è il coronamento di tutto ciò che si è appreso durante l’iter accademico!
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